ORRIDI DI URIEZZO E MARMITTE DEI GIGANTI
BACENO VAL ANTIGORIO
IL PERCORSOandata/ritorno 6,5 km
tempo 2 h circa
misto sentieri e mulattiere
Gli orridi formatisi al tempo della glaciazione in questa zona sono tre tutti vicini.
Orrido Ovest, il meno caratteristico; Orrido Nord Est lungo 100 m e profondo 10m.; Orrido Sud il più spettacolare lungo circa 200m e profondo dai 20 ai 30 m.
Quella che vi propongo è la visita di tutti e tre partendo dal meno bello e in un crescendo di emozioni arrivare la più spettacolare e alle marmitte dei giganti.
Giunti a Baceno lasciare la macchina nel parcheggio di Piazza Aldo Moro attraversare la statale e dirigersi alla chiesa monumentale di San Gaudenzio.
Vi consiglio una visita alla Chiesa del X sec. interamente affrescata e spettacolare ed eretta sopra uno sperone di roccia, dal cui balcone si domina la valle.
Quindi a sinistra della facciata inizia un'antica via che passa sotto le arcate in pietra che reggono la struttura della chiesa ed anche il nostro percorso. (cartello bianco/rosso orridi di Uriezzo)
Si prosegue in discesa tenendo la sinistra. si raggiunge un gruppo di casette e seguendo il cartello di legno si prende a destra e si attraversa quella che un tempo era una marmitta dei giganti, superata la fontanella sotto la parete rocciosa il percorso entra fra i castagni.
Si giunge ad un bivio e si continua a destra in discesa seguendo per Verampio. ATTENZIONE subito dopo altro bivio dove prendere a sinistra in salita (cartello orrido e Oratorio di S.Lucia).
Si arriva ad una bella radura con una casetta seguire il sentiero che costeggia la casa quindi la scritta orridi sulla parete di roccia, fino alla centrale idroelettrica dove si trova un'altra fontana.
Dietro la centrale si prende il sentiero segnalato che sale per poi scendere in un bel bosco quindi si giunge ad una sterrata. A sinistra una scala porta all'orrido sud, che vi consiglio di lasciare per ultimo.
Quindi proseguire sino ad un piccolo bivio a destra (cartello cippo del partigiano e ponte di Balmasurda, una breve deviazione per ammirare dal ponte l'omonimo orrido in cui scorre tumultuoso il Toce.
Tornati indietro sulla sterrata si prosegue fino ad incrociare una strada asfaltata qui girare a sinistra e continuare seguendo le indicazioni per orrido Ovest passare un gruppo di casette e seguire entrando nel bosco il cartello della scalinate.
Entrate nell'orrido dall'alto quindi iniziate a salire tralasciando le indicazioni per l'orrido finchè sulla vostra sinistra un altro cartello indica l'entrata all'orrido stesso, si scende tenendosi alla catena.
Percorso l'orrido un sentiero riconduce alle case e all'asfalto poco dopo sempre sulla sinistra prima di una staccionata un cartello indica la strada per l'orrido Nord Est. Giriamo e poco dopo eccoci nel'orrido il primo tratto ha passaggi stretti poi una scalinata porta al secondo tratto più basso e aperto che esce nel bosco.
Se il sentiero che attraverso il bosco, a sinistra dell'uscita dall'orrido è aperto si può tornare alla strada compiendo un giro ad anello, mentre se è chiuso si deve tornare indietro attraverso l'antro.
Noi abbiamo ripercorso l'orrido e siamo torniamo sulla strada.
Se volete fermarvi fare un'altra piccola deviazione in due minuti sarete all'oratorio di Santa Lucia, all'incrocio con la sterrata vedete il piccolo campanile alla vostra sinistra.
Quindi si riparte tornando sulla sterrata per arrivare alla scala in ferro che apre le porte all'orrido Sud il più bello e spettacolare e suggestivo alte pareti, stretti passaggi e ampie sale.
Vi troverete in un mondo magico.
Usciti dall'orrido si prende a sinistra un cartello indica la strada per le marmitte dei Giganti si segue quindi la mulattiera che scende verso il Toce. Poco dopo sempre a sinistra un bel ponte di ferro permette di ammirare gli affascinanti giochi d'acqua che l'impetuoso fiume crea infine si prosegue a lato fino ad una spiaggetta.
Da qui torniamo indietro ripercorrendo la discesa fatta sino ad incontrare un cartello che indica Baceno e ci riporterà al sentiero da cui siamo scesi.
Noi poi abbiamo proseguito in auto fino a Formazza per ammirare le cascate del Toce la cui maestosità si gode in altre stagioni (informatevi sugli orari e i giorni di apertura).
Abbiamo pernottato al BeB Monte Giove a Formazza, che vi consiglio, e dopo un'ottima colazione la mattina dopo siamo andati a Riale, un piccolissimo borgo incantato da dove ci siamo diretti al rifugio CAI Maria Luisa circondati da canditi panorami.
ILA IN MOVIMENTO
#orridi di Uriezzo #marmitte dei giganti #Baceno #Val Formazza #Riale
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