DA MILANO A CASSANO D'ADDA
BIKE
andata/ritorno 70 km
tempo 4 h
asfalto
Da una Milano che non ti aspetti fino all'Adda, dove questo Naviglio che collegava la città con il lago di Como nasce, interamente in piano e circondata da architetture sorprendenti dalla ricca vegetazione della pianura lombarda.
Se l'intero percorso risulta un po' troppo lungo ci si può inserire da vari punti, a Milano viale Monza all'altezza di Gorla, viale Padova, viale Palmanova ect o dai vari paesi che costeggia. Tenete inoltre presente che la metropolitana M2 corre quasi parallela fino a Gessate.
La pista comincia in Melchiorre Gioia dove la Martesana scompare interrata a Cassina de Pomm , una cascina a corte chiusa del XV legata a Francesco Sforza che volle un frutteto alle porte di Milano. Divenne poi albergo nel XIII e stazione di cambio di cavalli, infine ristorante ed oggi birreria.
Ultima curiosità prima di iniziare a pedalare, vicino alla cascina c'è un piccolo ponte di ferro, chiamato pont del pan fiss (ponte del pane sicuro) in quanto conduceva alla Branca, una fabbrica di candele che dava un lavoro sicuro. Oggi la fabbrica non c'è più al suo posto il giardino della cascina.
Come detto lambisce molti centri abitati: Cologno Monzese, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Cassina de pecchi, Gongorzola, Gessate, Inzago per giungere a Cassano d'Adda.
E' comunque sempre ben indicata da cartelli che oltre al percorso segnalano anche i punti di interesse vicini alla zona che si attraversa.
Iniziamo a pedalare e Milano ci stupisce ancora una volta con le ville e i giardini di viale Padova che si affacciano sul Naviglio.
Poi nel verde di parco Adriano, poco dopo un ponte per superare il Lambro ed un sottopasso per scavalcare la tangenziale est quindi i campi e le cascine ed eccoci a Cernusco con le sue ville nobiliari del XII e XIII ed il verde sempre più rigoglioso, che ci accompagna fino a Gongorzola.
Dove la ciclovia si stringe per un breve tratto tra i vecchi vicoli del paese e ci permette di ammirare il vecchio ponte coperto in legno;
poi via di nuovo fino ad Inzago dove ci accoglie l'insolita costruzione di villa Aiatelli con la sua torre che ricorda un faro.
Ed eccoci infine a Cassano d'Adda con la sua grande ruota mossa dall'acqua che si dice ideata da Leonardo da Vinci. Non si tratta di un mulino ma di una noira, cioè una ruota idraulica che sfruttando la corrente solleva l'acqua, per gettarla in una vasca di raccolta o in una roggia e quindi per irrigare i campi.
A questo punto si può decidere di fermarsi e entrare in Cassano dove raggiungere le rive dell' Adda e visitare il suo castello e la Villa Borromeo.
O proseguire entrare nella riserva naturale Adda Morta incontrare il grande fiume a Fara d'Adda e da qui risalirlo fino a Trezzo dove si incontra la ciclabile che conduce a Lecco (vedi post lungo l'Adda da Trezzo a Brivio).
Un ultimo consiglio nella bella stagione la ciclovia della Martesana la domenica è molto affollata soprattutto nel pomeriggio, per cui meglio partire presto e tornare prima delle tre o armarsi di grande pazienza.
ILA IN MOVIMENTO
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