lunedì 27 aprile 2020

MONTE ISOLA

PERIPLO DI MONTE ISOLA E
SALITA  AL SANTUARIO MADONNA DELLA CERIOLA




periplo km 9
tempo 2,30h
andata/ritorno al santuario km 4
tempo 2h

Monte Isola è una montagna verde che emerge al centro del lago d'Iseo, un paesaggio particolare, suggestivo e bellissimo. E' anche l'isola lacustre più grande d'Italia.




Qui sono vietate le automobili; le uniche autorizzate sono riservate a servizi importanti (medico, parroco, ambulanza, vigili e taxi). Gli isolani utilizzano i motocicli mentre i turisti possono utilizzare biciclette,  i piccoli bus dell'isola o , come vi propongo, camminare e ne vale davvero la pena.



A Monte Isola si arriva con i traghetti che fanno la spola da vari paesi che si affacciano sul lago, noi abbiamo preso il traghetto a Sulzano (tratta Sulzano /Peschiera Maraglio) che parte ogni 15/20 minuti. La traversata è  piacevole ed è la più breve, i due centri distano meno di un chilometro.







Si sbarca a Peschiera Maraglio, un borgo pittoresco nato nel tardo medio evo, come stazione di pesca di Iseo. Stretti vicoli, scale archi scendono verso il lungo lago e raccontano la storia dei pescatori e le tradizioni legate al passato come la produzione delle reti da pesca.

Dopo aver gironzolato per il borgo, iniziamo la camminata che vi consiglio di fare in senso antiorario. Quindi col  lago sulla nostra destra usciamo dal paese e ci incamminiamo  sul lato dell'isola che digrada più  dolcemente e camminiamo in piano sulla riva o poco distante da essa.




novale - carzano - monte isola

Si giunge in fretta a Carzano piccolo borgo nella punta nord-orientale, che sembra emergere dal lago e arrampicarsi  sulle pendici verdi della costa qui più alta e ripida. La strada stretta attraversa il centro storico, con due piccoli porticcioli fra le antiche case dei pescatori.

Si  prosegue senza lasciare la via principale, di qui la costa è meno dolce e si incontrano saliscendi, ed ad un tratto di scorge l'isola di Loreto. L' isola è privata,  quindi non visitabile, ed è abitata da molti secoli, nel XV sec. di proprietà delle Clarisse che vi costruirono un convento, poi abbandonato. Passò di proprietà, vi fu costruito un castello in stile neogotico, con il porticciolo e due torrette. 




Oggi è possibile ammirare la villa, costruita agli inizi del secolo, che sorge su uno scoglio a strapiombo sul lago ed ha un aspetto molto suggestivo grazie ai muri di pietra chiara, al torretta e alle merlature, nonché il porticciolo e le due torrette faro.





Continuando in salita si arriva a Siviano posto su di un'altura
nell'angolo nord-occidentale dell'isola. 
Qui si trova la torre medioevale Martinengo che è quel che resta dell'omonimo castello, di cui facevano parte probabilmente anche gli edifici attigui. Sul paese svetta la chiesa parrocchiale.











Si prosegue un po' sopraelevati rispetto al lago e immersi nel verde fino ad arrivare a Sinchignano, al bivio si tiene la destra procedendo per Menzino e Sensole, la strada scende le pendici ripide e boscose della punta di Sensole. 
Sulla destra un vialetto permette di  scendere al paese più velocemente. Qui di fronte al porticciolo, c'è l'isolotto di San Paolo mentre sul promontorio al di sopra del paese si staglia Rocca Olofredi.







L'isola di San Paolo, anch'essa di proprietà privata, è stata sede dalla finire dell'anno mille di un convento di frati cluniacensi, poi dei frati minori dell'osservanza fino al 1783 gliultimi frati furono trasferiti e l'isola venduta. 



Un viottolo in salita riporta sulla strada principale, che fra il verde degli olivi torna  littoranea  sul tracciato dell'antico viale degli Ulivi , lungo la sponda meridionale  fino a Peschiera Maraglio.

Riposati e rifocillati, dopo aver curiosato un pò in giro, si riparte per il Santuario della Madonna di Ceriola, ovvero per la cima più alta dell'isola da dove si gode una vista e un panorama unico su tutto il lago, le sue coste e le montagne che lo circondano e le dolci colline della Franciacorta.






Vi consiglio il sentiero 1 che da Peschiera Maraglio arriva a Cure per poi salire al Santuario. Parte  proprio fuori dell' ufficio informazioni dal vialetto a volta che lo costeggi, si sale nel centro abitato. Dopo una rampa di scale si trova la strada principale, la si attraversa e si entra nel bosco sul sentiero sulla sinistra che inizia a  gradoni  ma subito diventa sterrato.






Si continua a salire fra alberi e scorci spettacolari fino ad una piccola area picnic attrezzata, si sale ancora un poco e si rimane abbagliati dalla vista di Sensole con la sua rocca e dell'isola di San Paolo. 









Il sentiero si fa più dolce e attraversando boschi di castagni arriva a Cure, di cui si attraversa l'abitato fino all'edicola dedicata alla Madonna si svolta a destra e si imbocca la mulattiera che entra nel bosco.
Superate alcune vecchie case in pietra un bell'arco a tutto sesto indica l'inizio della via Crucis che conduce al Santuario.












In meno di 20 minuti si arriva e si è subito rapiti dal panorama veramente unico che ci circonda.
E' possibile, se siete proprio stanchi, arrivare anche con un servizio bus che parte da Peschiera Maraglio ed arriva a Cure.
Molte altre strade ed escursioni portano sin qui attraversando l'isola e antichi borghi, come si vede dalla cartina. Varrebbe la pena passare almeno un paio di giorni sull'isola  per esplorarle tutte.





ILA IN MOVIMENTO
    





sabato 18 aprile 2020

LUNGO ADDA TREZZO/ BRIVIO

CAMMINATA O BIKE TREZZO D'ADDA/BRIVIO






andata/ritorno 28 km
tempo a piedi 5 h circa
in bici 2 h
ciclopedonale sterrata




Giunti a Trezzo si lascia la macchina e si scende sull'argine del fiume in via Alzaia, a dire il vero c'è un parcheggio a disco orario vicino alla canottieri, punto di partenza del tracciato, ma può non essere sufficiente il tempo di stazionamento. 



Il percorso che vi propongo è un tratto della ciclabile dell'Adda, in realtà lunga 50 km parte da Lecco e termina a Cassano d'Adda dove confluisce nella ciclabile della Martesana che porta a Milano. Questo però è il tratto più bello dal punto di vista naturalistico perchè interamente immerso nel verde e lontano da strade carrabili. 





E' anche il tratto più interessante dal punto di vista culturale, infatti si attraversa l'Ecomuseo Adda di Leonardo. Il grande genio infatti compì in questi luoghi diversi studi e progetti d'idraulica mentre era al servizio di Ludovico il Moro. Il museo è interamente all'aperto e vi sono cartelli che indicano e spiegano le 18 sale, lungo il percorso se incontra la maggior parte. Inoltre si incontrano costruzioni considerate opere di archeologia industriale, come le centrali idroelettriche o il ponte di Paderno.






Centrale Taccani

Con l'imponente centrale Taccani alle spalle ci si immette sulla ciclopedonale, che in questo tratto corre lungo l'argine del fiume qui ampio e placido.









Seguendo le sue anse arriviamo fino alla centrale idroelettrica Esterle.
Un chilometro più avanti si costeggia un'altra centrale, la Bertini. La prima costruita agli inizi del 1900 a supporto della seconda costruita alla fine dell'800.

Da qui il percorso segue il  Naviglio di Paderno ideato da Leonardo agli inizi del '500 ma concluso solo verso 1780. E'  Naviglio più breve ma il più complesso, infatti con la costruzione di sei chiuse o conche e con un salto d'acqua di quasi 30 m consentiva di aggirare le rapide del fiume, permettendo la navigazione tra Milano e il lago di Como collegandolo grazie alla Martesana alla rete dei Navigli. 






Alcune chiuse sono scavate nella roccia,  alcune le si attraversa e purtroppo si nota lo stato di abbandono e degrado in cui versano queste opere




Si continua
con a pochi metri di distanza l'Adda che diventa turbolento con un susseguirsi di rapide e rocce a picco; ad un tratto ci si trova con le chiuse a sinistra e il fiume tumultuoso a destra.






Santuario Madonna della Rocchetta
Si entra quindi in una stretta valle e sulla sommità di un picco roccioso che divide il fiume dal Naviglio appare sulla destra del tracciato il santuario della Madonna della Rocchetta. Costruito sul finire del '300 ospitò anche una comunità di monaci.




Continuando lungo un canale si arriva alla diga che convoglia le acque alle centrali viste prima, la strada diventa asfaltata e poco dopo si passa sotto il ponte San Michele. Il ponte di ferro di Paderno, costruito tra 1887 e il 1889 e contemporaneo quindi della Tour Eiffel,  è ritenuto uno dei capolavori  e dei simboli dell'archeologia industriale italiana.








La ciclabile torna a corre lungo il fiume, sterrata e immersa nel verde e nei boschi e circa 3 km dopo si arriva ad Imbersago.













Qui è stato ricostruito ed è in funzione il traghetto ideato da Leonardo per attraversare il fiume utilizzando solo la forza della corrente, tramite una serie di ingranaggi ed una fune tesa fra le due sponde. 











Proseguendo il fiume torna ampio con bucolici slarghi, termina lo sterrato e si arriva a Brivio con il suo castello che si specchia nelle acque del l'Adda e il lungo fiume che rende da cartolina questo paesino della Brianza.




Rifocillati in qualche baretto si ripercorre a ritroso il tracciato.









ILA IN MOVIMENTO








 SAN PIETRO AL MONTE E MONTE CORNIZZOLO  andata/ritorno 4,30 h (2h per Basilica 2h per la cima) dislivello 900m (300 Basilica 600 cima) mula...