lunedì 13 aprile 2020

STRADA DELLE 52 GALLERIE

CAMMINATA STRADA DELLE 52 GALLERIE


andata/ritorno 17 km circa
tempo 5h
mulattiera militare
dislivello 800 m
necessaria una torcia








Da Schio (v8) si prende la SP 46 del  Pasubio, si passa Valli del Pasubio e si prosegue fino a Ponte Verde, prima del ponte si gira a destra sulla strada che porta a Passo Xomo, all'altezza dell'omonimo rifugio a sinistra seguire le indicazioni per Bocchetta Campiglia, qui si trova il parcheggio a pagamento.
Ci troviamo quindi sul Pasubio nelle Piccole Dolomiti dell'alto Vicentino.






La strada delle 52 gallerie o della prima armata è una mulattiera militare costruita durante la prima guerra mondiale sul massiccio del Pasubio, si snoda fra Bocchetta Campiglia (1216m) e porte del Pasubio (1934m)  dove si trova il rifugio generale Papa, attraversando il versante meridionale del monte, caratterizzato da guglie, gole profonde e pareti rocciose a perpendicolo.





 Essa permetteva il passaggio dei rifornimenti dalle retrovie italiane alla prima linea arroccata sul Pasubio,  con un ardito percorso al riparo del fuoco nemico costruito tra febbraio e novembre 1917. 
Pertanto oltre ad essere una bellissima escursione è un percorso storico, dove non si può non pensare all'audace e incredibile concezione del tracciato, all'immenso lavoro di scavo e alla vita e al sacrificio dei nostri soldati durante la grande guerra.





L'escursione permette di ammirare un panorama mozzafiato e mutevole da un ballatoio naturale sempre diverso. Nelle belle giornate lo sguardo va da creste, guglie e precipizi fino agli altri gruppi montuosi , alle più dolci colline, alla pianura.



Quando siamo andati noi alla fine di ottobre la nebbia ci ha privato di alcuni di questi panorami, ma ha reso ancora più suggestiva la camminata, ovattando i rumori dei pochi escursionisti, rendendola ancora più intima.












Importante tener presente che si tratta di una mulattiera molto ardita, che corre sopra profondi dirupi e cenge molto esposte, il sentiero è sempre ben tenuto ed abbastanza ampio ,doveva permettere il transito di due muli, uno in salita l'altro in discesa, non vi sono parapetti verso i precipizi ma restando nel tracciato non vi è pericolo. Quindi non è consigliato sporgersi oltre la stradina o inoltrarsi in gallerie secondarie, spesso semi crollate o pericolose.  






Nelle gallerie il terreno può essere scivoloso a causa dello stillicidio d'acqua, alcune hanno il soffitto basso, è comunque necessaria una torcia perchè ce ne sono di lunghe e buie.   





Dal parcheggio attraverso un moderno portale si imbocca la mulattiera che dopo alcuni tornanti raggiunge lo storico portale.
Il percorso guadagna subito quota nel tratto iniziale, superando tra pinnacoli e dirupi i contrafforti rocciosi della Bella Laita.







Si affaccia su picchi ed entra nella roccia con le prime venti gallerie, alcune veramente spettacolari come la 19 galleria che oltre a essere la più lunga 320m, ha un tracciato elicoidale con 4 tornanti, all'interno di un gigantesco torrione di roccia.













Anche la 20 è scavata all'interno di un torrione e si avvita su se stessa come un cavatappi o una scala a chiocciola  per uscire quasi sulla sommità di una guglia, vi stupirà.
Si arriva a quota 1700 e usciti dalla galleria 31 si attraversa l'impluvio della Val Camossara che si supera con un ampio giro a mezza costa che taglia i ripidi pendi.




Usciti dalla valle la strada procede in piano e dopo un ultimo tratto in salita veramente spettacolare perché intagliato nella roccia a precipizio sul fianco della montagna.


Dopo la 48 si raggiunge il punto più alto della strada 2000, poi la strada scende rapidamente verso Porte del Pasubio e quindi al rifugio Papa, attraverso le ultime gallerie.






Per il ritorno noi abbiamo utilizzato la rotabile degli Scarubbi, che riporta  comodamente e tranquillamente al parcheggio. E' possibile tagliare alcuni tornanti della rotabile, che più lunga della strada delle 52 gallerie, utilizzando gli appositi sentieri ben segnalati che tagliano i tornanti.

Dal rifugio è possibile allungare la camminata fino alla Zona Sacra ai Denti Italiano ed Austriaco, all'Arco Romano ed infine al cimitero di guerra italiano chiamato "da qui non si passa".







La mulattiera non è percorribile tutti l'anno, a causa della neve per cui è consigliabile andarci da marzo ai primi di novembre, in ogni caso è meglio chiamare il  CAI di Schio per avere informazioni più precise sia sul percorso che  sull'apertura del rifugio che va da metà aprile all'inizio di novembre.

Ringrazio Barbara per avermi consigliato questo percorso  è veramente spettacolare!

ILA IN MOVIMENTO

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