sabato 12 marzo 2022

 SAN PIETRO AL MONTE

E MONTE CORNIZZOLO



 andata/ritorno 4,30 h
(2h per Basilica 2h per la cima)
dislivello 900m
(300 Basilica 600 cima)
mulattiera e sentiero.










San Pietro al Monte è un'antico complesso monastico benedettino, un gioiello romanico incastonato fra le montagne lecchesi raggiungibile solo a piedi.











La partenza è a Civate e si può arrivare sia in treno che in auto percorrendo la Vallassina lasciando l'auto in località Pozzo. Da qui si raggiunge il Crotto del Capraio dove termina l'asfalto e incomincia la mulattiera ciottolata che poco dopo entra nel bosco di castagni e inizia a salire.





Lungo il percorso si incontrano alcune "casote", ossia piccole costruzioni in pietra a secco tipiche della zona. Un tempo erano usate come ripari per i contadini durante la stagione della fienagione sia dal maltempo che per pernottare senza tornare a valle e come depositi di attrezzi. 





L' ultimo tratto si fa un pò più impegnativo con gradini e tornanti, a lato del sentiero però compaiono civette, falchi, scoiattoli ed altri animali del bosco intagliati nel legno, simpatica e bella distrazione.






Ad un tratto si scorge la nostra meta e un bel pianoro, l'ultima svolta ed un arco in pietra con affisso il motto benedettino "orat et laborat" ci accoglie.
Una stradina ben curata e fiancheggiata da un muretto dove l'erica, il rosmarino, la salvia ed altri fiori ci scortano fino all'oratorio, dietro cui adagiata su di un bel prato la bella Basilica domina la valle e guarda maestosa il lago di Annone.





Consiglio vivamente una visita guidata per ammirare i bellissimi affreschi al suo interno accompagnati da spiegazioni molto piacevoli non solo sull'arte e l'architettura del complesso ma anche sulla  sua storia e su quella della valle.
Per informazioni: info@amicidisanpietro.it       



A questo punto si può decidere di tornare in dietro per la stessa via percorsa o continuare e salire in cima al Cornizzolo, quindi camminare un altro paio di ore fra andata e ritorno.










In questo caso alle spalle della Basilica parte un sentiero montano, che rientra nel bosco e sale con una buona pendenza fino al Rifugio Marisa Consigliere a 1050m. da cui è ben visibile la nostra meta.







Dal rifugio proseguiamo sul sentiero ripido che corre lungo la costa erbosa e porta in poco tempo alla grande croce posta in cima al Cornizzolo.
Qui il panorama è a 360 gradi, i laghi di Annone e di Pusiano, l'alta Brianza e la pianura, il Resegone, le Grigne e i Corni di Canzo.
Inebriati da tanta bellezza torniamo sui nostri passi e ripercorriamo a ritroso la strada fatta  per tornare a Civate.






ILA IN MOVIMENTO

venerdì 11 febbraio 2022

 ORRIDI DI URIEZZO E MARMITTE DEI GIGANTI

BACENO VAL ANTIGORIO

IL PERCORSO

andata/ritorno 6,5 km
tempo 2 h circa
misto sentieri e mulattiere



Gli orridi formatisi al tempo della glaciazione in questa zona sono tre tutti vicini.
Orrido Ovest, il meno caratteristico; Orrido Nord Est lungo 100 m e profondo 10m.; Orrido Sud il più spettacolare lungo circa 200m e profondo dai 20 ai 30 m.
Quella che vi propongo è la visita di tutti e tre partendo dal meno bello e in un crescendo di emozioni arrivare la più spettacolare e alle marmitte dei giganti.





Partenza da Baceno, poco meno di 2 ore Milano, 20 km da  Domodossola direzione Val Formazza.
Giunti a Baceno lasciare la macchina nel parcheggio di Piazza Aldo Moro attraversare la statale e dirigersi alla chiesa monumentale di San Gaudenzio.



Vi consiglio una visita alla Chiesa del X sec. interamente affrescata e spettacolare ed eretta sopra uno sperone di roccia, dal cui balcone si domina la valle.
Quindi  a sinistra della facciata inizia un'antica via che passa sotto le arcate in pietra che reggono la struttura della chiesa ed anche il nostro percorso. (cartello bianco/rosso orridi di Uriezzo)




Si prosegue in discesa tenendo la sinistra. si raggiunge un gruppo di casette e seguendo il cartello di legno si prende a destra e si attraversa quella che un tempo era una marmitta dei giganti, superata la fontanella sotto la parete rocciosa il percorso entra fra i castagni.


Si giunge ad un bivio e si continua a destra in discesa seguendo per Verampio. ATTENZIONE subito dopo altro bivio dove prendere a sinistra in salita (cartello orrido e Oratorio di S.Lucia).
Si arriva ad una bella radura con una casetta seguire il sentiero che costeggia la casa quindi la scritta orridi sulla parete di roccia, fino alla centrale idroelettrica dove si trova un'altra fontana.





Dietro la centrale si prende il sentiero segnalato che sale per poi scendere in un bel bosco quindi si giunge ad una sterrata. A sinistra una scala porta all'orrido sud, che vi consiglio di lasciare per ultimo.
Quindi proseguire sino ad un piccolo bivio a destra (cartello cippo del partigiano e ponte di Balmasurda, una breve deviazione per ammirare dal ponte l'omonimo orrido in cui scorre tumultuoso il Toce.






Tornati indietro sulla sterrata si prosegue fino ad incrociare una strada asfaltata qui girare a sinistra e continuare seguendo le indicazioni per orrido Ovest passare un gruppo di casette e seguire entrando nel bosco il cartello della scalinate.




Entrate nell'orrido dall'alto quindi iniziate a salire tralasciando le indicazioni per l'orrido finchè sulla vostra sinistra un altro cartello indica l'entrata all'orrido stesso, si scende tenendosi alla catena.


Percorso l'orrido un sentiero riconduce alle case e all'asfalto poco dopo sempre sulla sinistra prima di una staccionata un cartello indica la strada per l'orrido Nord Est. Giriamo e poco dopo eccoci nel'orrido  il primo tratto ha passaggi stretti poi una scalinata porta al secondo tratto più basso e aperto che esce nel bosco.



Se il sentiero che attraverso il bosco, a sinistra dell'uscita dall'orrido è aperto si può tornare alla strada compiendo un giro ad anello, mentre se è chiuso si deve tornare indietro attraverso l'antro. 
Noi abbiamo ripercorso l'orrido e siamo torniamo sulla strada.
Se volete fermarvi  fare un'altra piccola deviazione in due minuti sarete all'oratorio di Santa Lucia, all'incrocio con la sterrata vedete il piccolo campanile alla vostra sinistra.








Quindi si riparte tornando sulla sterrata per arrivare alla scala in ferro che apre le porte all'orrido Sud il più bello e spettacolare e suggestivo alte pareti, stretti passaggi  e ampie sale.
Vi troverete in un mondo magico.









Usciti dall'orrido si prende a sinistra un cartello indica la strada per le marmitte dei Giganti si segue quindi la mulattiera che scende verso il Toce. Poco dopo sempre a sinistra un bel ponte di ferro permette di ammirare gli affascinanti giochi d'acqua che l'impetuoso fiume crea infine si prosegue a lato fino ad una spiaggetta.












Da qui torniamo indietro ripercorrendo la discesa fatta  sino ad incontrare un cartello che indica Baceno e ci riporterà al sentiero da cui siamo scesi.
















Noi poi abbiamo proseguito in auto fino a Formazza per ammirare le cascate del Toce  la cui maestosità si gode in altre stagioni (informatevi sugli orari e i giorni di apertura).
















Abbiamo pernottato al BeB Monte Giove a Formazza, che vi consiglio, e dopo un'ottima colazione la mattina dopo siamo andati a Riale, un piccolissimo borgo incantato  da dove ci siamo diretti al rifugio  CAI Maria Luisa circondati da canditi panorami.








ILA IN MOVIMENTO


ilainmovimento  

#orridi di Uriezzo #marmitte dei giganti #Baceno #Val Formazza #Riale

 SAN PIETRO AL MONTE E MONTE CORNIZZOLO  andata/ritorno 4,30 h (2h per Basilica 2h per la cima) dislivello 900m (300 Basilica 600 cima) mula...