lunedì 30 marzo 2020

MILANO SAN CRISTOFORO/SANT'AMBROGIO

CAMMINATA A MILANO 
SAN CRISTOFORO/SANT'AMBROGIO

andata/ritorno 8 km circa
tempo dipende dalle visite, minimo 3 h
percorso cittadino

Camminare per Milano è sempre una sorpresa, la città infatti dietro le vie dello shopping, nasconde tesori bellissimi: vicoli silenziosi, chiese, palazzi e giardini che spesso non conosciamo.
Questo percorso parte dalla stazione fs di Porta Genova e conduce alla scoperta di alcuni di questi tesori.







Dalla stazione si raggiunge l'Alzaia Naviglio Grande, passando per via Casale, di qui a destra lungo il canale allontanandosi dal centro si continua per circa 2 km sempre dritto, finchè si scorge il campanile rosso della piccola chiesa di San Cristoforo.
Campanile quattrocentesco che veniva chiamo il faro meneghino perchè visibile a distanza da coloro che arrivavano dal Ticino.












La chiesa è composta da due navate molto semplici, dovute all'unione nel 1600 di due chiese distinte. La più antica, quella di sinistra risale al 1200 e corrisponde all'attuale navata sinistra; l'altra costruita due secoli più tardi per volere di Gian Galeazzo Visconti per adempiere al voto popolare per la cessazione della peste.
Molti sono gli episodi delle storia di Milano cui questa chiesa ha fatto da palcoscenico.
(www.chiesasancristoforo.it)








Dopo averla vista, è veramente graziosa e particolare, si torna indietro diretti alla darsena. Lungo il percorso si incontrano due angoli molto suggestivi: vicolo dei lavandai e il cortile degli artisti.


Una passeggiata lungo la darsena e poi si attraversa il vialone e si imbocca via Arena, la si risale passando a fianco di Conca del Naviglio e il verde di un parchetto annuncia l'arrivo alla prossima tappa: l'anfiteatro romano.








Già non tutti sanno che a Milano ci sono i resti di un anfiteatro a cui si accede da via De Amicis 17 entrando in un palazzo e attraversato un bel cortile ed un chiostro. 
Attenzione la domenica è chiuso.




Raggiunta via Cesare Correnti si prosegue fino a via Torino, al cui inizio si svolta in via San Sisto e qui un'altra sorpresa: il museo studio Francesco Messina all'interno della chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio. Il museo, la cui entrata è gratuita, ospita spesso esposizioni e mostre interessanti, oltre ad opere dello stesso Messina.  Sicuramente vale la pena vedere l'installazione "Radicamenti" di Leonardo Nava, che avvolge la facciata e si snoda all'interno della chiesa.










Si procede poi in Via San Sisto , poi sinistra in via Circo, quindi destra in via Cappuccio e si entra nel cuore della vecchia Milano, o meglio Mediolanum, qui antiche mura nascondo il chiostro quattrocentesco del Cappuccio, ovvero il chiostro dell'umiliate dell'ex monastero di Santa Maria Maddalena al Cerchio. Oggi racchiuso nel palazzo di casa Ucelli di Nemi e purtroppo visitabile nella giornata dei cortili aperti di associazione e dimore storiche o con tour guidati. 











Proseguendo in via Bernardino Luini si scorge una vecchia torre rotonda, resto delle mura romane che circondavano la citta, e che si può visitare accedendo al museo archeologico posto limitrofo alla prossima tappa.
Si è infatti giunti  alle spalle della chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, quindi in Corso Magenta, dove una facciata abbastanza anonima nasconde quella che viene chiamata la Cappella Sistina di Milano.










Interamente affrescata la chiesa, che faceva parte del più importante monastero femminile della città, è tutt'ora divisa in due parti, entrambe visitabili ed entrambe spettacolari, una destinata al pubblico e una alle monache. 










Descrivere questo meraviglioso tesoro non è possibile, per cui prendetevi il tempo per visitarla e farvi raccontare storia e curiosità dai volontari del Touring che da anni accolgono i visitatori. 
(wikipedia)





Inebriati dai colori e dall'immagini si  torna in Corso Magenta e si prosegue sulla destra per arrivare a Santa Maria delle Grazie.
Dichiarata patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1980  perché una delle massime testimonianze dell'arte rinascimentale, coniuga la tradizione architettonica e pittorica lombarda con le novità rinascimentali introdotte da Leonardo e Bramante.
Leonardo affrescò nel refettorio del convento, parte integrante di questo complesso architettonico, l'Ultima Cena, altro patrimonio dell'umanità. Bramante rielaborò il complesso, ampliando la struttura con l'aggiunta di grandi absidi semicircolari, una maestosa cupola circondata da colonnati, un bellissimo chiostro e il noto refettorio. 
(wikipedia)

Da qui si possono facilmente raggiungere le fermate della metropolitana di Cadorna, tornando in dietro su  Corso Magenta fino ad incrociare via Carducci.
Conciliazione , dal piazzale prendere via Fratelli Ruffini e camminando col naso all'insù per ammirare i bei palazzi si raggiunge la fermata.
Oppure prendendo via Zenale, poi sinistra in via San Vittore arrivare in Sant'Ambrogio, facendo un'ultima tappa alla Basilica di San Vittore al Corpo, come da mappa.




Una scalinata settecentesca prepara l'accesso alla basilica la cui facciata è di disarmante semplicità, che contrasta con la sontuosità dell'interno: la navata magggiore con copertura a botte dalla  decorazione prospettica, la cupola riccamente dipinte, le sei cappelle per lato con opere dei maggiori artisti operanti a Milano nella sevonda metà del 1500.
La storia di questa basilica inizia nel IV ma quello che ci appare è il frutto del rifacimento barocco ad opera dei monaci Olivetani che ne fecero il loro monastero in Milano. 
Dalla metà del secolo scorso gli immensi spazi del monastero ospitano il Museo della Scienza e della Tecnica.
Nei sotterranei della chiesa i resti del mausoleo imperiale  ritrovato negli anni 50/70.
(www.basilicasanvittore.it)





Quindi sempre diritto si raggiunge la fermata di Sant'Ambrogio, dove la basilica meriterebbe una visita, ma ne parlerò un'altra volta, questo giro è già molto ricco.


ILA IN MOVIMENTO









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