Inmovimento

WALK AND BIKE Idee e suggerimenti per facili escursioni a piedi o in bicicletta

mercoledì 27 maggio 2020

CICLABILE DELLA MARTESANA

CICLABILE DELLA MARTESANA 
DA MILANO A CASSANO D'ADDA
BIKE 

andata/ritorno 70 km
tempo 4 h
asfalto

Da una Milano che non ti aspetti fino all'Adda, dove questo Naviglio che collegava la città con il lago di Como nasce, interamente in piano e circondata da architetture sorprendenti dalla ricca vegetazione della pianura lombarda.


Se l'intero percorso risulta un po' troppo lungo ci si può inserire da vari punti, a Milano viale Monza all'altezza di Gorla, viale Padova, viale Palmanova ect o dai vari paesi che costeggia. Tenete inoltre presente che la metropolitana M2 corre quasi parallela fino a Gessate.


La pista comincia in Melchiorre Gioia dove la Martesana scompare interrata a Cassina de Pomm , una cascina a corte chiusa del XV legata a Francesco Sforza che volle un frutteto alle porte di Milano. Divenne poi albergo nel XIII  e stazione di cambio di cavalli, infine ristorante ed oggi birreria.
Ultima curiosità prima di iniziare a pedalare, vicino alla cascina c'è un piccolo ponte di ferro, chiamato pont del pan fiss (ponte del pane sicuro) in quanto conduceva alla Branca, una fabbrica di candele che dava un lavoro sicuro. Oggi la fabbrica non c'è più al suo posto il giardino della cascina.



Come detto lambisce molti centri abitati: Cologno Monzese, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Cassina de pecchi, Gongorzola, Gessate, Inzago per giungere a Cassano d'Adda.
E' comunque sempre ben indicata da cartelli che oltre al percorso segnalano anche i punti di interesse vicini alla zona che si attraversa.

Iniziamo a pedalare e Milano ci stupisce ancora una volta con le ville e i giardini di viale Padova che si affacciano sul Naviglio. 

Poi nel verde di parco Adriano, poco dopo un ponte per superare il Lambro ed un sottopasso per scavalcare la tangenziale est quindi i campi e le cascine ed eccoci a Cernusco con le sue ville nobiliari del XII e XIII ed il verde sempre più rigoglioso, che ci accompagna fino a Gongorzola.


Dove la ciclovia si stringe per un breve tratto tra i vecchi vicoli del paese e ci permette di ammirare il vecchio ponte coperto in legno;







poi via di nuovo fino ad Inzago dove ci accoglie l'insolita costruzione di villa Aiatelli con la sua torre che ricorda un faro.





Ed eccoci infine a Cassano d'Adda con la sua grande ruota mossa dall'acqua che si dice ideata da Leonardo da Vinci. Non si tratta di un mulino ma di una noira, cioè una ruota idraulica che sfruttando la corrente solleva l'acqua,  per gettarla in una vasca di raccolta o in  una  roggia e quindi   per irrigare i campi.



A questo punto si può decidere di fermarsi e entrare in Cassano dove raggiungere le rive dell' Adda e visitare il suo castello e la Villa Borromeo.


O proseguire entrare nella riserva naturale Adda Morta incontrare il grande fiume a Fara d'Adda e da qui risalirlo fino a Trezzo dove  si incontra la ciclabile che conduce a Lecco (vedi post lungo l'Adda da Trezzo a Brivio).
Un ultimo consiglio nella bella stagione la ciclovia della Martesana la domenica è molto affollata soprattutto nel pomeriggio, per cui meglio partire presto e tornare prima delle tre o armarsi di grande pazienza.

ILA IN MOVIMENTO










alle maggio 27, 2020 Nessun commento:
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sabato 16 maggio 2020

CICLABILE LAGO DI COMABBIO

ANELLO DEL LAGO DI COMABBIO

CAMMINATO O BIKE


andata/ritorno 12 km
tempo camminata 1,30h
tempo in bici 0,40h
asfalto 80%













Il lago di Comabbio è un lago di origine glaciale nelle cui acque sono state ritrovati insediamenti palafitticoli dell'età del bronzo. Un tempo era un tutt'uno col lago di Varese da cui oggi è separato dalla palude Brabbia.
Molto pescoso è diventato, grazie al divieto di navigazione a motore, un'oasi naturalistica con piante rare e e zona di rifugio e nidificazione di uccelli acquatici e anatre.
Itinerario ad anello immerso  nella natura, fra boschi, canneti e prati lungo le sponde di questo piccolo lago che offre scorci bellissimi. Vi è anche una lunga passerella in legno che permette di camminare o pedalare sospesi sull'acqua. ammirando ninfee e fiori di loto, la cui fioritura in primavera e in estate incanta sempre.

Sono presenti fontanelle e punti di ristoro lungo tutto il percorso, tenete inoltre presente che in estate  non mancano zanzare e moscerini, data la natura palustre del luogo.
Percorso ideale se si vuole fare una bella camminata, mentre se preferite la bike vi consiglio di unirlo al giro della ciclabile del lago di Varese.
Noi siamo partiti da Termate dove vicino a parco Berrini c'è un comodo parcheggio e che si raggiunge dall' A8 uscita Vergiate.

Quindi si parte, procediamo in senso orario, il tracciato corre sulla riva del lago dove galleggiano ninfee fino ad arrivare a Varano Borghi dove si incontra la deviazione per il lago di Varese.
Proseguiamo restando sul lungo lago.
La strada è sempre ben indicata anche quando si interrompe poco prima di Corgeno di Vergate e per circa 700 m  si è obbligati a transitare sulla provinciale prima di tornare sulla sponda del lago.
Superata la canottieri si continua in linea retta fino all'estremità meridionale del lago, da cui ci si allontana leggermente immergendosi in verdi campi fino ad arrivare a Mercallo.
Costeggiamo la strada provinciale per un breve tratto per poi tornare sul lago fiancheggiando un campeggio, ci si inoltra nel verde e nei canneti dove si incontra una struttura per birdwatching.
Il tracciato corre lungo il lago per poi inoltrarsi brevemente all'interno, costeggiando prima la strada e poi zigzagando fra i campi prima di arrivare, alla pittoresca passerella in legno che permette di ammirare tutto il lago.

Si prosegue persi nella bellezza di questa natura che offre angoli molto pittoreschi fino ad arrivare a parco Berrini e quindi al punto di partenza.
la ciclabile è collegata con quella del lago di Varese tramite un raccordo di circa 4,5 km che passa accanto alla riserva della palude Brabbia.










RACCORDO CICLABILE LAGO DI VARESE


Come detto già detto per fare una bella pedalata consiglio di unire il giro del lago di Comabbio con quello del lago di Varese, anch'esso fattibile con un percorso ad anello descritto post ad esso dedicato (ciclabile lago di Varese 11/5/20). In tutto circa 49 km.

Si tratta di un percorso quasi interamente ciclabile che da Varano Borghi in circa 4,5 km porta a Cassinetta di Biandronno, lambendo la palude Brabbia.
Quindi imboccata la deviazione segnalata lungo la ciclabile che stiamo percorrendo, passato il sottopasso della provinciale si costeggia il canale Brabbia, fino a scavalcarlo con un ponte, si prosegue con la ferrovia a destra poi a destra un altro sottopasso e si prosegue dritti fino ad entrare nella palude Brabbia.
Proseguite per un bel pezzo fino ad uscire su una strada che costeggia capannoni, continuate diritti per circa 200 m poi attraversate la provinciale e proseguite fino al campo sportivo dove si incontra la ciclabile del lago di Varese di circa 28 km.





alle maggio 16, 2020 Nessun commento:
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lunedì 11 maggio 2020

CICLABILE LAGO DI VARESE

CICLABILE DEL LAGO DI VARESE
BIKE O CAMMINATA




andata/ritorno 28 km
asfalto 80%/sterrato


La ciclabile del lago di Varese è un classico percorso ad anello che circonda interamente il lago correndo lungo le sue rive verdeggianti quasi totalmente in piano, è una piacevole escursione da fare sia in bici che a piedi. Lungo il percorso, sempre ben segnalato, sono presenti molti punti di ristoro, bar, chioschi, ristoranti e fontanelle.
Vi consiglio di percorrerla in senso orario partendo da Buggiate, se arrivate in auto dove potete parcheggiare presso il centro commerciale Tigros ed immettervi sul tracciato. Dalla A8 dei laghi uscita  Azzate/Buggiate, continuate seguendo quella direzione fino ad una grossa rotonda con al centro un aeroplano, tenete la sinistra, dopo circa un km trovate il supermercato.
Si può arrivare anche in treno fermata Gavirate (anche con le bici), dalla stazione scendere verso il lago dove si incontra la ciclabile. Vi troverete un po' più a nord ma anche in questo caso procede in senso orario.
Santuario Madonna del Lago
Quindi  si parte da Buggiate quasi subito  si è ad Azzate dove sulla destra deviando di poche centinaia di metri si può visitare la Chiesetta della Madonna del Lago.


Ripresa la strada, immersa in un fitto canneto dove il lago appare e scompare alla vista, si arriva a Bodio Lomnago dove vi consiglio di fare una sosta nel piccolo porticciolo da cui si gode una vista magnifica sul lago sovrastato dal massiccio del Monte Rosa.
Il percorso ora si allontana dalle sponde del lago, ed è un po' tortuoso. Attraversata una strada la pista continua addentrandosi nel comune di Cazzago Brabbia dove è interessante visitare le vecchie ghiacciaie. Per far ciò si può lasciare la pista che prosegue  sulla sinistra e deviare a destra in via Scerèe (traccia blu), un strada locale a basso traffico, percorrerla fino ad incontrare sulla sinistra via Piave dove svoltare, risalire verso il centro abitato, poi destra via San Carlo, quindi sinistra via Orrigoni fino ad arrivare alle ghiacciaie  poi proseguire per il cimitero e riprendere la ciclabile.(traccia verde)
Ghiacciaie
Oppure proseguire sulla ciclabile arrivare al cimitero ed lì prendere la deviazione che vi porta alle ghiacciaie poi tornare indietro e riprendere il tracciato.
Ghiacciaie tre costruzioni  in pietra di forma conica, simili ai trulli, che  si sviluppano sotto terra per circa 10 metri, edificate nel 700. Grazie ai lastroni di ghiaccio prelevati dal lago che inverno ghiacciava completamente, permettevano la conservazione di alimenti, soprattutto del pesce di cui il lago era molto ricco e che veniva abbondantemente pescato e commerciato. (www.fondoambiente.it)

La pista attraversa la palude Brabbia, ed entra nel bosco qui sulla sinistra si incrocia la ciclabile che devia per il lago di Comabbio (vedi post ciclabile del lago di Comabbio).
Dopo un paio di km si arriva al molo di Biandronno da qui si può raggiungere l'Isolino Virginia, l'unica isola del lago, dove sono stati ritrovati resti di palafitte, perciò patrimonio mondiale Unesco, nella lista dei siti  palafitticoli preistorici dell'arco alpino.


La particolarità dell'isola è che pur avendo un piccolo museo preistorico, dipendente da quello di Villa Mirabello, è essa stessa un museo.
Un servizio barche permette di raggiungere l'isola, su cui si trova anche un bar ristorante, partendo dal pontile del paese.



Si prosegue costeggiando il lago fino al ponte in legno di Bardello che supera l'omonimo fiume che esce dal lago di Varese per andare a gettarsi nel più grande lago Maggiore.


Si arriva quindi a Gavirate e al suo lido animato da bar e ristoranti. Con una piccola deviazione, meno di un chilometro, sulla sinistra uscendo dal paese si può visitare il chiostro di Voltorre.
Chiostro di Voltorre








Quindi risalire via Don Macchi, prima a sinistra piazza del Chiostro e nascosto far le case coloniche appare il chiostro Benedettino del XII secolo, molto particolare per i suoi capitelli, ed oggi sede del museo di arte moderna della provincia di Varese.

Tornati alla ciclabile si prosegue verso Calcinate del Pesce, qui la pista si interrompe per un breve tratto, per cui ci si inoltra per le vie poco trafficate del grazioso paesino si costeggia la Chiesa e l'oratorio per rientrare sul tracciato poche centinaia di metri dopo.
Qualche chilometro più avanti, superato l'aeroporto di volo a vela, si arriva a Lido della Schiranna, il lido di Varese sempre molto affollato in estate, dove si può sostare nel parco Zanzi prima di ripartire per Buggiate e terminare il giro del lago in circa 4 km.

RACCORDO CICLABILE DEL LAGO DI COMABBIO

Giunti a Cassinetta di Biandronno si trova la deviazione con il tratto di ciclabile lungo circa 4,5 km che congiunge questa ciclabile con quella del lago di Comabbio, un anello di circa 12,5 km.
Nelle vicinanza del campo sportivo prendere la pista sulla sinistra, attraversata la provinciale continuare diritti lungo i capannoni industriali per circa 200 dove inizia la sterrata, che attraversa la palude Brabbia. Dopo circa 4 km si arriva a Varano Borghi, proseguire e dopo il sottopasso svoltare a sinistra e poco più avanti svoltare a destra, costeggiare il canale Brabbia, passati sotto la provinciale si incrocia la ciclabile del lago di Comabbio.
Anche in questo caso vi consiglio di percorrerla in senso orario svoltando quindi a destra.

ILA IN MOVIMENTO

alle maggio 11, 2020 Nessun commento:
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domenica 3 maggio 2020

VARENNA

VARENNA VARIANTE DELLA GREENWAY DEI PATRIARCHI



CAMMINATA 


andata/ritorno km 13 circa
tempo 3 h

sentiero/sterrato/asfalto




Questa è una variante della bellissima green way di Varenna, se ne discosta nella parte iniziale, perchè non attraversa il paese ma attraverso viottoli acciottolati e sentieri sale fino al Castello di Vezio, e donando panorami fantastici rimane sopraelevata fino alla sorgente del fiume Latte.


Partenza stazione ferroviaria di Varenna, dove c'è un parcheggio a pagamento se si decide di arrivare in macchina. Da qui si scende verso il lago fino ad incrociare la via principale, via Venini, svoltando a destra la si imbocca e ci si dirige verso Varenna. Superate le prime case sulla destra si prende via per Vezio, un vicoletto che sale fra le case  e presto diventa acciottolato e con lunghi scalini. Si continua in salita fino ad un vecchio lavatoio che segna l'avvicinarsi del Castello di Vezio.
Raggiunto il piccolo agglomerato si può decidere di visitare il castello, quindi si seguono le indicazioni relative, oppure si gironzola un pò fra le vecchie case, si arriva alla piazzetta Belvedere (siamo a quota 360 m) e si riparte.





Bisogna tornare indietro al punto di arrivo per imboccare il sentiero, che a sinistra conduce a Bellano come sentiero del viandante, mentre a destra dove prendiamo noi si chiama sentiero Scabium e girando dietro le vecchie mura si inoltra in discesa nel bosco.
Dopo un tratto un pò dissestato il cammino si fa più facile ed il lago compare e scompare alla vista fra gli alberi fino ad aprirsi su un prato sempre soleggiato.

Scendendo dolcemente si arriva al blocco inferiore dell'Eremo Gaudio dove sulla terrazza sul tetto si trova un arco con una campana. Di essa e del posto un anziano del luogo mi ha raccontato la storia di cui non ho trovato riscontro, per cui non la riporto, certo è che l'eremo  fu donato ai frati Vocazionisti dal proprietario della villa all'inizio del 1900, poi stato trasformato in un hotel, che  di qui parte un'ascensore spettacolare per il blocco superiore, ma anche che di qui si gode una vista eccezionale sul lago. Si arriva quindi in via Roma e si procede verso il cimitero di Varenna, chiamato cimitero degli inglesi perché a inizio secolo alcuni amanti anglosassoni del posto scelsero di essere tumulati qui.

A lato dell'entrata sulla sinistra si sale la scala che riporta al sentiero, si cammina un poco  nel verde fino ad incontrare  una deviazione  sulla sinistra che porta  al Baluardo.
Uno sperone di roccia che svetta solitario fra il verde su cui è stato costruito un pianoro circondato da cipressi dove lo sguardo si perde fra il lago, il cielo e il verde. 


Ridiscesi al sentiero si continua  a mezza costa paralleli al lago fino alla sorgente del Fiumelatte.
Si tratta del più breve corso d'acqua di Italia, circa 250m dalla fonte al suo tuffo nel lago. Le sue acque sono così spumeggianti da essere color bianco-latte, da qui il suo nome. Si tratta di un torrente temporaneo compare infatti d marzo ad ottobre. Ciò e dovuto al fatto che si tratta di un troppopieno di un sistema carsico del Grignone.
Nel 1992 una colorazione con fluoresceina (colorante atossico) nell'Abisso W Le Donne, situato lungo la Cresta di Piancaformia, dimostrò il collegamento tra Fiumelatte e le cavità carsiche del Grignone.
Fra i tanti che furono affascinati da questo fiume anche Leonardo che lo cita nel Codice Atlantico.






Da qui il sentiero scende un po' scosceso e dissestato all'omonima frazione raggiungete via Padre Mellera, svoltate a sinistra dopo la fontana attraversate il ponticello a cavallo del Fiumelatte, nei momenti di forte piena le acque impetuose si polverizzano e creano una nuvola rinfrescante. Si arriva quindi in piazzetta Aldo Moro, ora o continuate seguendo la green way o tornate indietro costeggiando il lago. 



Nel primo caso proseguite verso Lecco, oltre un panificio sulla sinistra imboccate via alla Stazione per arrivare al balcone panoramico, proseguite sul marciapiede fino ad incrociare Via ai Mulini e scendete fino alla provinciale, proseguite sotto i portici di una ex filanda e prendete via Pino in salita. Il percorso sempre ben segalato da cartelli gialli conduce fino alla parte vecchia della frazione di Pino, per poi tornare verso Varenna, sulla vecchia provinciale.





Nel secondo caso tornate direttamente a Varenna camminando per un tratto sulla vecchia provinciale.
In ogni caso passerete sopra i bellissimi giardini di villa Monastero e Villa Cipressi. Se avete tempo vi consiglio di entrare a visitare uno di essi, io preferisco il primo, due chilometri lungo la riva del lago.  Se non vi va godetevi queste bellezze dall'alto e proseguite fino a Varenna, qui giunti seguite il percorso segnalato o perdetevi fra i vicoli e le scalinate di questo gioiello. 








Infine si arriva al vecchio molo da cui parte la passeggiata degli innamorati, con  una graziosa passerella sospesa sulle acque del lago, la si percorre fino ad arrivare a Olivedo lido. Da qui si risale via per Esino per arrivare alla stazione ferroviaria. 

Grazie Stefania per il bel pomeriggio in esplorazione




ILA IN MOVIMENTO

alle maggio 03, 2020 Nessun commento:
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